Port Sudan - Sudan

La combriccola dell'Elegante Valletta, "martelloo!!"
La combriccola dell'Elegante Valletta, "martelloo!!"

Il Sudan in pillole

La Repubblica del Sudan (arabo: جمهورية السودان الديموقراطية‎) è uno Stato dell'Africa subsahariana.

Il Sudan confina ad est per circa 600 km con il Mar Rosso, l'Eritrea e l'Etiopia, a sud con il Sudan del Sud, ad ovest con il Ciad e la Repubblica Centrafricana e a nord confina con l'Egitto e la Libia.

In termini di superficie è stato il più grande stato del continente africano, fino all'8 luglio 2011; in seguito alla scissione del Sudan del Sud, l'Algeria è diventato lo stato africano con la maggiore estensione geografica. Attualmente il Sudan è una repubblica presidenziale retta però da una giunta militare.

Il nome deriva dall'arabo Bilād al-Sūdān, che vuol dire "Paese dei Neri", poiché gli arabi così chiamavano i territori confinanti col Sahara meridionale, le cui popolazioni erano appunto di colore. (fonte Wikipedia)

La vacanza, diving week

Crociera subacquea nel Sudan nord-orientale

14.05.2011 - La trasferta

Ritrovo a Pambio-Noranco alle ore 0345 di sabato 14.05.2011.

Veloce carico dei bagagli sulle due auto e via, Damiano, Michelangelo, Paolo, Christian ed io partiamo in direzione dell'aeroporto di Milano Malpensa, accompagnati da Attilia e mamma Fausta.

Trasferta tutto sommato tranquilla, ricerca del parcheggio incredibilmente corta (sarà dovuto all'orario?) ed eccoci al Terminal2 pronti a farci catapultare nel caldo africano! (eh sì, perché qui piove...). Congediamo quindi le nostre due accompagnatrici ringraziandole del favore e, dopo qualche attimo di sbigottimento dovuto più che altro alla nostra NON abitudine di frequentare posti così affollati, ci incamminiamo verso i locali di consegna dei bagagli. Un'occhiata sugli schermi ed ecco, volo Alitalia Milano MXP - Il Cairo, ...check-in aperto.

Primo momento di apprensione... andrà a finire come due anni fa? Nient'affatto, le valigie sono state imbarcate con una velocità disarmante!! Nessun problema!! (e pensare che alcuni di noi non hanno quasi chiuso occhio la notte precedente a furia di ri-ri-ripreparare la valigia cercando di tener d'occhio il suo peso!)

Bene, entriamo nell'area free e, come giusto che sia per una vacanza all'avventura, visto l'orario é stata un'impresa riuscire a trovare un buon caffé con brioche...iniziamo bene!

Pian piano ci incamminiamo verso il Gate e, abbastanza velocemente, ci imbarchiamo sull'aeromobile A320 dell'Alitalia. Siamo circondati da cittadini egiziani, molti dei quali ininterrottamente presi in accese discussioni al telefono...capirete che confusione!

Allacciate le cinture, chiusi i tavolini, reclinato gli schienali e...via, addirittura in anticipo sulla tabella di marcia ha inizio la nostra avventura verso il Sudan!

L'attesa a Il Cairo

Siamo atterrati all'aeroporto del Cairo alle ore 1130, Una guida organizzata, "ma anche no", a dir poco scorbutica e sicuramente svogliata, ci accompagna nelle procedure burocratiche. Ri-consegnamo le valigie che non rivedremo sino all'arrivo a Port Sudan. Ore 1200circa siamo liberi. Sì, ma liberi da cosa? Quasi come nel film "The Terminal" siamo obbligati a rimanere nell'area destinata alle partenze internazionali, con l'impianto di aria condizionata acceso al massimo della potenza tanto che ci vediamo costretti a vestire un maglioncino per non raffreddarci! Prossimo imbarco ore 1830 (!), quindi tanto vale prendercela con tutta la calma di questo mondo. Giriamo in lungo ed in largo l'area a noi concessa, visitiamo tutti ma proprio tutti i negozi duty-free e ovviamente ne approfittiamo per mangiare "qualcosa". Dopo aver assaporato una squisitezza offerta nel bar Starbucks ci spostiamo di una decina di metri e comandiamo la nostra razione di cibo...al Mc Donald's, ah ah ah! Sì, proprio così! Con una mezza idea che sulla barca faremo la fame ne approfittiamo per abbuffarci con hamburger e patatine.

Dopo un'attesa snervante e scomodissima, giungono le ore 1800 e, come sorpresa egiziana, scopriamo che il nostro volo verrà ritardato di ben quattro ore! Annoiati e stufi di rimanere in aeroporto ci assopiamo, a turni, sulle scomodissime panchine in metallo della sala d'attesa.

Ore 2300 circa, finalmente ci vengono consegnati i visti ed i biglietti d'imbarco. Si aprono le porte automatiche e saliamo sul bus che ci porterà all'aereo. Sarà questo, sarà quello, mah, chissa... Arriviamo alla fine davanti ad un A320 della Sudan Airways, tutto bianco con la coda di un giallo direi impallidito. Anche da profani ci vuol poco per capire che il velivolo non é dei più recenti ma tant'é, siamo qui e ormai andiamo avanti! Ci imbarchiamo e con nostra immensa sorpresa scopriamo che non esistono posti prenotati. Chi primo arriva meglio alloggia! Bene, riusciamo a trovare cinque posti vicini. Solite procedure prima del decollo, informazioni generali, quelle di sicurezza e d'emergenza e pian piano il mezzo si sposta verso la pista di decollo.

Ecco, a questo punto avviene il nostro secondo momento di agitazione.

Dalla cabina di pilotaggio viene attivato il microfono. Una voce maschile, roca e sofferta con tono pronunciato recita qualcosa in arabo che a qualcuno di noi é parsa come una dichiarazione di guerra...aiuto!! Non avranno mica già dirottato l'aereo ancor prima di metterlo in moto?!? Aiutooooo!!!

Il Sudan

Nient'affatto, si trattava di una normale preghiera tratta dal Corano, e recitata come tutte le volte che un velivolo decolla da quelle parti! Pfiuuu, pericolo scampato!

Dopo quasi due ore di volo, su un aereo a dir poco sporco e malridotto, atterriamo a Port Sudan. Ad attenderci due camion dei pompieri nuovi fiammanti con tanto di luci blu e arancio inserite. E null'altro, ma proprio nulla!

Veniamo indirizzati verso una porta in vetro dell'unico stabile che si poteva vedere nell'area aeroportuale. Entriamo ed un simpatico sudanese, a dir il vero un po' assonnato, ci consegna i visti di soggiorno trattenendoci però i passaporti.

 

- "Ma come, non possiamo tenerceli?" esclama qualcuno di noi.

- "No, ma state tranquilli, devono andare a Karthoum per i visti! Vi verranno restituiti

prima di scendere dalla barca a fine settimana." ribatte la guida sudanese.

 

Bene, con un po' di incredulità ci spostiamo in un altro localino dove con tutta la calma di questo mondo (InshAllah, "se Dio vuole" in arabo) ci vengono consegnate le valigie. Due ragazzini sudanesi, con tuta arancione che ricorda vagamente le uniformi dei carcerati di Guantanamo, si aggirano tra le valigie ma sinceramente non riusciamo a capire il loro compito, la loro mansione nell'aereoporto. Mah!

Ancora un po' e riusciamo a salire sul tipico pulmino turistico che in quarantacinque minuti circa ci porta direttamente al porto di Port Sudan. Sono le quattro del mattino...

La Valletta Elegante

 

Riprendiamo le nostre attrezzature e valigie e con un gommone veniamo accompagnati alla nostra barca, che ci aspetta un centinaio di metri più avanti, in acque più profonde. Finalmente, stanchi e stufi del viaggio odisseico, saliamo sull'imbarcazione che sarà la nostra dimora per tutta la settimana, la MS/Y Valletta Elegante.

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Vita da marinai

Sette giorni senza toccare terra ferma, se non per un'oretta per rendere visita al faro di Sanganeb. Essendo la barca di piccole dimensioni la navigazione é risultata da subito alquanto traumatica per i nostri poco abituati stomaci. Appena partiti, attorno alle 0630 di domenica mattina dopo neanche un paio d'ore di sonno, ci vediamo costretti ad uscire sul ponte perché altrimenti...panico, gira tutto qui!!

Niente paura, una pasticca contro il mal di mare e la situazione, per così dire, torna alla normalità. Tra una battuta e qualche perla di saggezza ci godiamo questa bellissima e calda giornata con mare relativamente mosso. In totale circa quattro ore di navigazione per raggiungere come prima destinazione della nostra avventura da lupi di mare la laguna Sah'ab Rumi, già conosciuta ai più per essere stata teatro dell'operazione Conshelf Due (Precontinente II). In effetti nel lontano giugno del 1963 Jacques Cousteau guidò l'operazione con lo scopo di studiare gli effetti della vita subacquea a lunga permanenza sul corpo umano.

Precontinente II
Precontinente II

Sah'ab Rumi

Plateau sud

"Precontinente II"

Viaggio surreale tra le rovine del villaggio scientifico creato a suo tempo dal Comandante J. Cousteau. Si possono osservare le gabbie antisqualo, la casetta-officina, il "garage" oltre ad una moltitudine di altri piccoli particolari tutti da vedere!

Gorgonia?
Gorgonia?

Sah'ab Rumi

Plateau Nord

 

Fantastico paesaggio pieno zeppo di coralli e grandi gruppi di piccoli pesci di barriera. Più in profondità abbiamo invece l'onore di far conoscenza e l'incontro più desiderato ma anche più temuto...a tu per tu con il re dei mari...lo squalo!

Sanganeb Reef Light
Sanganeb Reef Light

Sanganeb Reef

Il faro di Sanganeb (Sanganeb Reef Light)

Coordinate: 19°44′00″N 37°25′00″E

Il faro di Sanganeb si trova a circa 18km al largo della costa sudanese, 25km in direzione E-N-E da Port Sudan (بورتسودان in arabo) che é la capitale dello stato subsahariano del Sudan. Si tratta di un faro isolato poiché non raggiungibile dalla terra ferma.

fonte: subaqua.wordpress.com
fonte: subaqua.wordpress.com

Wingate Reef

Il Relitto dell'Umbria  

L'Umbria era una nave acquistata dal governo italiano nel lontano 1935 e destinata al trasporto delle truppe durante la seconda guerra mondiale.

L'imbarcazione è stata costruita nel 1911 nei cantieri navali di Amburgo e varata con il nome di Bahia Blanca per operare in Argentina.